Osservasalute 2016 : analisi dello stato di salute nelle Regioni italiane - Tecnico della Prevenzione

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Osservasalute 2016 : analisi dello stato di salute nelle Regioni italiane

Sono stati presentati ieri 10 aprile 2017 presso il Policlinico Agostino Gemelli, alla presenza del Ministro della Salute, i risultati di Osservasalute* 2016, relativo alla descrizione e all’analisi dello stato di salute nelle Regioni italiane nel 2015

Tali dati evidenziano che quasi 24 milioni di cittadini italiani sono affetti da malattie cronico degenerative quali diabete, l’asma bronchiale, l’osteoartrosi, i disturbi della tiroide, lo scompenso cardiaco, le malattie ischemiche del cuore e neurologiche, con un forte rischio in termini di sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale in considerazione delle risorse che la cura di tali patologie e delle relative complicanze assorbiranno nel prossimo futuro.

Tali dati confermano inoltre il forte divario Nord-Sud, ponendosi le Regioni del Sud in condizioni di svantaggio in termini di prevenzione, di diagnosi e di terapia.

Il Rapporto Osservasalute 2016 pubblicato dall’Osservatorio sulla salute delle Regioni italiane che ha sede presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma ed è coordinato da Walter Ricciardi – Direttore dell’Osservatorio oltre che presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) evidenzia che per la prima volta da molti anni in Italia l’aspettativa di vita degli italiani è in calo e attribuisce il fenomeno ad una riduzione della prevenzione e alla diminuzione delle risorse pubbliche a disposizione per la sanità, con l’aumento, ad esempio, dell’incidenza di alcune patologie tumorali prevenibili

Tra le competenze del Tecnico della Prevenzione infatti la valutazione del rischio ambientale rappresenta una Expertise essenziale.

Prof.ssa Patrizia Laurenti Responsabile del Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro dell'Università Cattolica del Sacro Cuore

In un contesto del genere ancora una volta vale la pena sottolineare come professionalità opportunamente formate in temi di valutazione e gestione dei rischi di derivazione ambientale, che concorrono in maniera importante al determinismo delle suddette patologie definite non a caso multifattoriali, possano svolgere un ruolo chiave nella prevenzione primaria -eziologico ambientale- di malattie destinate ad avere un impatto significativo per la Sanità Pubblica del nostro Paese e per la salute dei suoi abitanti se non si correrà ai ripari.

Tra le competenze del Tecnico della Prevenzione infatti la valutazione del rischio ambientale rappresenta una Expertise essenziale e specifica in tal senso e il percorso di formazione presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore si avvale della possibilità di svolgere tirocinio in strutture di eccellenza in tal senso, tra le quali proprio l’Istituto Superiore di Sanità.

*Osservasalute è pubblicato dall’Osservatorio nazionale sulla salute nelle Regioni italiane, che ha sede all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, e coordinato da Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, direttore dell’Osservatorio e Professore Ordinario di Igiene all’Università Cattolica, e dal dottor Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell’Osservatorio. Il Rapporto è frutto del lavoro di 180 ricercatori.

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