Cosmetici: il fondamentale ruolo del Tecnico della Prevenzione nell’attività di controllo di vigilanza - Tecnico della Prevenzione

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Cosmetici: il fondamentale ruolo del Tecnico della Prevenzione nell’attività di controllo di vigilanza

I cosmetici sono prodotti largamente utilizzati nella vita quotidiana da bambini, donne e uomini di ogni fascia d’età. Infatti, non si tratta soltanto di prodotti atti a conservare o ad accrescere la bellezza del corpo e del viso come creme anti-età e accessori di make-up ma rientrano nella categoria dei cosmetici anche i saponi, i bagnoschiuma, i dentifrici e tutti i prodotti che fanno parte della quotidianità di ognuno di noi e che ci aiutano a mantenere una corretta igiene personale.

Le norme che ogni prodotto cosmetico immesso sul mercato europeo deve rispettare, al fine di garantire il corretto funzionamento del mercato interno ed un livello elevato di tutela della salute umana, sono stabilite dal Regolamento (CE) n. 1223/2009.

Secondo tale Regolamento un prodotto cosmetico è una qualsiasi sostanza o miscela destinata ad essere applicata sulle superfici esterne del corpo umano (epidermide, sistema pilifero e capelli, unghie, labbra, organi genitali esterni) oppure sui denti e sulle mucose della bocca allo scopo esclusivamente o prevalentemente di pulirli, profumarli, modificarne l’aspetto, proteggerli, mantenerli in buono stato o correggere gli odori corporei.

Per quanto appena descritto le sostanze (o miscele) destinate ad essere ingerite, inalate, iniettate o impiantate nel corpo umano, non sono prodotti cosmetici.

In Italia, l’autorità nazionale competente al fine di vigilare sul rispetto delle disposizioni del suddetto Regolamento è il Ministero della Salute, che ha il compito di definire il piano pluriennale di controllo e assicurare l’operatività e il coordinamento del sistema dei controlli.

Tale sistema è costituito da Amministrazioni ed Enti dello Stato, delle Regioni e delle Provincie Autonome le quali, attraverso le Aziende Sanitarie Locali (ASL) territorialmente competenti, assicurano la pianificazione territoriale delle attività di controllo e di vigilanza sulla base dei criteri e delle modalità individuate nella programmazione pluriennale di controllo al fine di garantire un’applicazione uniforme delle disposizioni a livello nazionale.

Tali controlli vengono effettuati nelle fasi di produzione, di trasformazione, di confezionamento e di vendita dalla figura del Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente di Lavoro (TPALL) che opera nel Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (SISP) delle ASL.

Il TPALL, così come stabilito dal Decreto Ministeriale 17 Gennaio 1997, n. 58, è l’operatore sanitario che, in relazione alle competenze acquisite durante il percorso di studi, si occupa della verifica e del controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene di sanità pubblica e veterinaria. Tale figura infatti, quando opera in servizi che prevedono compiti ispettivi e di vigilanza, è un Ufficiale di Polizia Giudiziaria (UPG) e svolge attività istruttorie finalizzate sia al rilascio di nullaosta tecnici sanitari sia di autorizzazioni per determinate attività soggette a controllo da parte dell’autorità competente.

Nello specifico contesto il TPALL controlla e verifica:

  • la conformità alle norme igienico-sanitarie della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) e della documentazione prodotta allo Sportello Unico delle Attività Produttive (SUAP) per l’avvio dell’attività commerciale e per le successive modificazioni;
  • la rispondenza dei prodotti cosmetici sul mercato alle disposizioni del Reg. (CE) 1223/2009;
  • il rispetto degli obblighi da parte degli operatori economici: persone responsabili e distributori;
  • l’identificazione della catena di fornitura;
  • il rispetto dei principi delle buone pratiche di fabbricazione;
  • l’etichettatura e la corretta informazione del consumatore.

Inoltre, il TPALL si occupa dell’attività di campionamento dei prodotti cosmetici presso i produttori, i commercianti all’ingrosso e al dettaglio e i cosiddetti “utilizzatori a valle” (estetiste e acconciatori) per l’esecuzione delle analisi chimiche e microbiologiche da parte dei laboratori pubblici di controllo ovvero le Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA).

Le analisi sui prodotti cosmetici vengono effettuate per verificare l’effettiva composizione degli ingredienti del prodotto in questione, l’eventuale presenza di ingredienti non ammessi dalla normativa vigente o ammessi entro certi limiti e la presenza di alcuni contaminanti.

Infine, in caso del riscontro di una o più non conformità durante le attività di ispezione o degli esiti del campionamento, il Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro, applica le sanzioni previste dal D.Lgs. 4 Dicembre 2015, n. 204, “Disciplina sanzionatoria per la violazione del regolamento (CE) n. 1223/2009 sui prodotti cosmetici”.

Tutte le attività sopraindicate sono finalizzate a prevenire possibili effetti indesiderati e a tutelare la salute dei consumatori.

Dott. Francesco Armato

Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro

Regione Piemonte – ASL CN1 – Dipartimento di Prevenzione – Servizio di Igiene e Sanità Pubblica

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