Il Tecnico della Prevenzione all’interno del Servizio Impiantistico Antinfortunistico - Tecnico della Prevenzione

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Il Tecnico della Prevenzione all’interno del Servizio Impiantistico Antinfortunistico

Il tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, così come inteso dal D.M. 17 gennaio 1997 n° 58 rappresenta l’evoluzione di una figura tecnica con funzioni di tutela della salute e della sicurezza, già storicamente presente sul territorio nazionale e declinata in differenti forme ed applicazioni.

In questa molteplicità di sfaccettature d’intervento, uno degli ambiti storici legati allo sviluppo industriale del paese è rappresentato del Servizio Impiantistico Antinfortunistico, realtà che approfondiremo brevemente nel presente articolo.

Il Servizio Impiantistico pur rientrando nel Dipartimento di Sanità Pubblica (di seguito denominato D.S.P) presenta un retaggio notevolmente antecedente la riforma sanitaria del 1978. Storicamente discende infatti da enti già presenti fin dagli anni ’30 quali l’Associazione Nazionale per il Controllo della Combustione e negli anni ‘60 dall’Ente Nazionale Prevenzione Infortuni (E.N.P.I). Successivamente alle riforme sanitarie ed alle rispettive legiferazioni regionali conseguenti al referendum del ’94, oggi tali figure sono state assorbite a seconda della regione di riferimento dai D.S.P. o dalle A.R.P.A (Agenzia regionale per la protezione ambientale).

Per capire la peculiarità della figura trattata è necessario comprendere che gli ambiti di intervento della stessa sono rappresentati sia dagli ambienti di vita, che di lavoro, in relazione alle competenze specialistiche, alla legislazione vigente ed alle norme tecniche di riferimento.

I tecnici inquadrati nel servizio attuano:

  • Attività ispettiva di vigilanza (subordinatamente alla qualifica di Ufficiale di Polizia Giudiziaria);
  • Verifiche di attrezzature ed impianti;
  • Omologazioni impianti elettrici installati in luoghi con pericolo di esplosione;
  • Controllo sul territorio della regolare installazione degli stessi;
  • Supporto specialistico a N.A.S., Procura della Repubblica, Vigili del Fuoco, enti locali ed altri servizi del D.S.P.

Appare evidente per i soggetti che intendono operare nel servizio la necessità di possedere un consolidato bagaglio tecnico, tale da permettere l’analisi, valutazione ed interpretazione di progetti e schemi di natura elettrica, idraulica e meccanica, più in generale competenze tali da permettere la valutazione progettuale e pratica del mondo legato all’impiantistica ed ai macchinari.

Tali conoscenze convergono a supporto dell’attività dell’operatore, il quale non opera esclusivamente un controllo visivo della realtà/macchinario in analisi raffrontandolo/a alla legislazione vigente, bensì attua prove strumentali di varia natura al fine di convenire l’effettiva rispondenza alle esigenze tecniche e di legge.

L’operatore nel normale esercizio della professione si trova ad effettuare misurazioni strumentali di tensione, pressione, resistenza elettrica, forza, spessore, deformazione etc, verificandone l’adeguatezza ai criteri individuati e simulando situazioni di guasto ed intervento dei dispositivi e componenti efferenti l’impianto, la struttura o il macchinario analizzato.

Qualora le valutazioni necessitino di analisi più approfondite gli operatori possono attuare forme di controllo non distruttive volte ad individuare difetti o criticità mediante metodi ad ultrasuoni (UT), magnetoscopici (MT), liquidi penetranti (LP) etc, in riferimento alla formazione specifica ricevuta ed a ciò che la casistica richiede.

L’ambito di intervento del servizio è più ampio di quanto si possa pensare e caratterizzandosi da un elevata operatività sul campo va ad interessare sia ambienti ordinari/comuni (es. uffici), sia ambienti altamente specialistici (es. sale operatorie, luoghi rischio esplosione, ambienti confinati o lavoro in quota), trattando ad esempio:

  • Ascensori, montacarichi e piattaforme per disabili;
  • Impianti elettrici installati nei luoghi di lavoro (es. impianti elettrici di messa a terra, impianti di protezione contro le scariche atmosferiche);
  • Attrezzature di sollevamento fisse e mobili installate nei luoghi di lavoro (es. carriponte, cantieri navali, gru su autocarro, piattaforme di lavoro elevabili);
  • Attrezzature di sollevamento utilizzate nel comparto agricolo (es. carri raccogli-frutta, carrelli semoventi con braccio telescopico);
  • Attrezzature a pressione di liquidi, vapore e gas a servizio di cicli produttivi (es. sterilizzatrici negli ospedali, lavanderie industriali, apparecchiature per cicli frigoriferi, impianti petrolchimici);
  • Verifiche periodiche su attrezzature a pressione nei luoghi di vita (es. serbatoi di GPL presso utenti privati);
  • Verifiche periodiche su impianti di riscaldamento ad acqua calda non asserviti a cicli produttivi (es. Hotel, nelle Residenze Turistico Alberghiere, negli edifici scolastici);
  • Impianti di riscaldamento ad acqua calda con potenza termica superiore a 116 KW al servizio di processi produttivi (es. allevamenti avicoli, serre per coltivazioni, cabine di riduzione gas metano).

Oltre a queste azioni, in coerenza con le indicazioni del PNP si sono implementate una serie di altre attività di tipo specialistico che sono svolte in collaborazione e supporto di altri enti. Tali tipologie di attività variano in funzione delle caratteristiche produttive e sociali dei vari territori ed a livello esemplificativo possiamo indicare:

  • Commissione pubblico spettacolo, provinciale e comunale;
  • Commissione scuole;
  • Autorizzazione strutture sanitarie, socio-sanitarie e per minori;
  • Partecipazione a commissioni tecniche;
  • Autorizzazione distributori carburanti.

Da non dimenticare che il servizio sempre in coerenza con le indicazioni nazionali (PNP) e regionali (PNR) deve, altresì, programmare ed effettuare attività di vigilanza specialistica avente area di intervento con valenza provinciale. L’attività di vigilanza specialistica, è attuata con interventi, finalizzati al controllo della conformità e dell’uso in sicurezza di attrezzature di lavoro, macchine ed impianti spaziando a 360° all’interno della realtà territoriale (es. dall’ambito industriale, all’edile, all’estetico-sanitario, al natatorio).

Inoltre, in conformità col ruolo e le istituzioni rappresentate svolge attività di informazione, formazione, docenza ed assistenza in ambito accademico, professionale e nel vasto mondo della tutela dei lavoratori e soggetti equiparabili.

La poliedricità dei ruoli e delle occupazioni che si possono ricoprire come tecnico della prevenzione permettono di valorizzare e stimolare gli interessi personali, andando ad incontrare mansioni altamente tecniche, quali quelle svolte dal servizio qui descritto, a ruoli diametralmente differenti ma di eguale impatto sulla collettività e sul benessere della popolazione.

Le azioni di tutela della salute attuate dalle strutture ASL possono apparire ad un occhio inesperto come un output unico ed indistinto, che se scisso attraverso le competenze fornite dal corso di laurea in tecniche della prevenzione apparirà per ciò da cui realmente è composto, ossia una molteplicità di canali e percorsi altrettanto unici e specialistici.

 

Dott. Leonardo Domenichini

Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro

AUSL di Modena – Servizio Impiantistico Antinfortunistico

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